4/1/2024
Per le commissioni bancarie applicate da servizi come Sumup, che sono considerate esenti da IVA, l'autofattura segue un principio simile a quanto descritto in precedenza, con alcune distinzioni. In questo caso, poiché le commissioni bancarie non sono soggette a IVA, nell'autofattura non si applicherà l'IVA, indipendentemente dal regime fiscale del professionista.
Un esempio di autofattura elettronica per le commissioni Sumup potrebbe essere il seguente:
AUTOFATTURA
Numero: [Numero progressivo]
Data: [Data di emissione]
Cedente: Sumup
Partita IVA Cedente: [Partita IVA Sumup]
Committente: [Nome del professionista]
Partita IVA Committente: [Partita IVA del professionista]
Codice Fiscale Committente: [Codice Fiscale del professionista]
Codice Univoco: XXXXXXX
Importo netto: €2,50
IVA: Esente
Totale: €2,50
Causale: Commissioni Sumup per dicembre 2023
In questo caso, il cedente diventa Sumup e il committente è il professionista. L'autofattura indica l'importo netto delle commissioni Sumup e specifica che l'IVA è esente. È importante includere tutti i dati necessari per la corretta identificazione delle parti coinvolte e dell'operazione commerciale.
4/1/2024
Ecco un esempio di come sarebbe strutturata un'autofattura elettronica per un acquisto di beni da un fornitore extra-UE come Amazon in Germania:
AUTOFATTURA ELETTRONICA
Tipologia di documento: TD18 (soggetto UE)
Fornitore: Amazon
Destinatario: [Tuo nome/ragione sociale] - [Tua Partita IVA]
Soggetto emittente: [Tuo nome/ragione sociale]
Contenuto della fattura: Acquisto di beni - Numero 300 telefoni cellulari
Imponibile: €750,00
Importo IVA: Non previsto per reverse charge
Totale: €915,00
In questa autofattura elettronica, si utilizza il codice TD18 per indicare la tipologia di documento come soggetto UE (fornitore extra-UE). Vengono inseriti i dati del fornitore (Amazon) e del destinatario (tuo nome/ragione sociale e Partita IVA). Poiché sei tu che emetti l'autofattura, il soggetto emittente è anch'esso il tuo nome/ragione sociale. Nel contenuto della fattura, viene specificato l'acquisto di beni (300 telefoni cellulari), e viene indicato l'imponibile di €750,00. Poiché si tratta di un reverse charge, l'IVA non è prevista. Infine, viene indicato il totale comprensivo di IVA, che è di €915,00.
4/1/2024
Quando un cliente acquista beni o servizi da un fornitore al di fuori dell'Unione Europea, deve essere consapevole degli adempimenti necessari per tale operazione, rispettando le regole del territorio in cui risiede.
È importante ricordare che l'autofattura per l'acquisto di beni o servizi da fornitori extra-UE è regolata dal principio del Reverse Charge (art. 17, co. 2, DPR n. 633/72). In questo caso, il cliente diventa il soggetto responsabile dell'imposta, anziché il fornitore estero, e quindi è il cliente stesso che deve emettere l'autofattura.
Dal punto di vista tecnico, i documenti utilizzati per l'autofattura per l'acquisto di servizi extra-UE possono essere i seguenti: TD17, TD18 e TD19. In particolare, l'autofattura TD17 è obbligatoria quando il fornitore dei servizi è un soggetto esterno e l'acquirente è residente in Italia. In questo caso, l'acquirente deve emettere un'autofattura elettronica con l'integrazione dell'imposta da versare all'Erario.
A partire dal 1° luglio 2022, l'autofattura per l'acquisto di beni o servizi extra-UE deve essere emessa digitalmente in formato elettronico XML, entro 15 giorni dal mese successivo a quello in cui è avvenuta l'operazione.
Violare le regole dell'autofattura nelle operazioni in reverse charge può comportare sanzioni, che possono variare dal 5% al 10% del corrispettivo non indicato, con un importo minimo di 500,00 euro. È quindi importante rispettare scrupolosamente le regole stabilite per evitare conseguenze finanziarie indesiderate.